L’ Oculista, l’ Optometrista e l’ Ortottista
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): chi è? a cosa serve?
Avere una persona che svolga il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è obbligatorio in tutte le aziende italiane che abbiano almeno un lavoratore assunto vista la sua funzione di mantenere la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro durante lo svolgimento delle attività lavorative.
A chi spetta la nomina del RSPP?
Il Datore di Lavoro (DDL) è colui che è responsabile e ha l’obbligo di organizzare il sistema della sicurezza nei luoghi di lavoro in cui viene svolta la sua attività.
Come stabilito dal Testo Unico (T.U.) sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro – Decreto Legislativo. 81/08, il DDL può scegliere tra tre possibilità per gestire l’incarico di RSPP
- assumere lui stesso il ruolo di RSPP in qualità di Datore di Lavoro (dopo aver svolto il corso RSPP ) in aziende artigiane, industriali, agricole e zootecniche fino a 30 esecutori e per gli operatori economici della pesca fino a 20 lavoratori e in altre imprese fino a 200 esecutori)
- designare un lavoratore interno all’azienda
- affidare l’incarico a un consulente esterno
L’incarico RSPP può essere interno o esterno
Il ruolo di RSPP può essere gestito internamente, trovando una figura in azienda oppure esternamente, affidando il compito a una persona che assuma la nomina come consulente esterno. Gli artt. 32 e 33 del D.Lgs.81/08 e s.m.i disciplinano questo ruolo chiarendo i requisiti professionali per poter accedere ai corsi RSPP e le conseguenti responsabilità del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale, in sigla RSPP.
Secondo quanto stabilito dall’art. 31 comma 6 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., ci sono dei casi in cui il servizio di prevenzione e protezione deve essere obbligatoriamente interno all’attività, che riportiamo di seguito:
- aziende industriali soggette all’obbligo di notifica o rapporto
- centrali termoelettriche, impianti e installazioni
- aziende per la fabbricazione e il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni
- aziende industriali con oltre 200 lavoratori
- industrie estrattive con oltre 50 lavoratori
- strutture di ricovero e cura, pubbliche e private, con oltre 50 lavoratori.
Affidarsi ad un RSPP esterno negli altri casi quindi è una scelta.
Qual è il ruolo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)?
Il RSPP ha il compito di collaborare con il Datore di Lavoro nell’analisi e nella valutazione dei rischi andando a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Il DVR è obbligatorio per tutte le imprese con almeno un lavoratore dipendente.
Tra le altre responsabilità principali del RSPP si annoverano
- progettare e realizzare l’impianto di salute e sicurezza per le persone negli ambienti di lavoro
- individuare e valutare i fattori di rischio e identificare le idonee misure di sicurezza per gli ambienti di lavoro in questione
- elaborare e controllare la corretta applicazione delle misure protettive e preventive in base ai rischi presenti
- creare procedure, percorsi di formazione e informazione per i lavoratori
- partecipare alle riunioni in materia di tutela di salute e sicurezza nonché alla riunione periodica.
Compiti del RSPP e differenze con l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)
I principali compiti del RSPP sono:
- coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) e i suoi componenti
- presenziare obbligatoriamente alla riunione periodica delle aziende in cui lavorano più di 15 lavoratori
- mantenere il segreto professionale riguardo le informazioni aziendali, cui entra in contatto.
L’ASPP in qualità di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)
- è un collaboratore e un sottoposto del RSPP
- ha meno responsabilità rispetto al RSPP
- non ha l’obbligo di seguire le riunioni periodiche -obbligo che spetta al Datore di Lavoro (DDL), RSPP, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e al medico competente
- può non essere l’unico in azienda come non essere previsto. A seconda della presenza di eventuali sedi e delle scelte strategiche aziendali.
Negli anni abbiamo inoltre notato che i termini “prevenzione” e “protezione” vengono spesso fraintesi e si crede che siano sinonimi, quando non sono la stessa cosa.
Quindi facciamo un passo indietro e facciamo chiarezza.
Qual è la differenza tra prevenzione e protezione?
Il continuo miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro viene richiesto dal Testo Unico, al fine di garantire la tutela della vita dei lavoratori ed evitare infortuni e morti.
L’obiettivo della sicurezza sul lavoro è quello di rendere nulli, o ridurre quanto più possibile, i rischi per i lavoratori che sono stati riscontrati nella valutazione dei rischi. Annullarli del tutto è spesso molto difficile, ma diminuirli drasticamente è possibile nel tempo, dando alla sicurezza il valore che merita e lavorando combinando prevenzione e protezione.
L‘insieme delle misure di prevenzione sono
- le regole e i parametri previsti per evitare che si verifichi un evento dannoso. La prevenzione come dice il termine stesso si verifica prima che il problema sussista.
Mentre l’insieme delle misure di protezione sono
- le azioni previste e finalizzate a limitare quanto più possibile le conseguenze di un evento dannoso.
É proprio su questa sostanziale differenza che si basano i due concetti.
Il nostro obbiettivo
L’obiettivo di BioFocus è quello di far sì che la tematica della Sicurezza sui luoghi di Lavoro non venga percepita solo come un obbligo. Bensì come un’opportunità di trasformare i vari adempimenti definiti dalla normativa in un concreto miglioramento dell’ambiente di lavoro. L’obiettivo principale per il quale abbiamo fatto della sicurezza sul lavoro il cuore pulsante della nostra azienda è abbattere i casi di infortuni e malattie professionali, creando ambiente di lavoro sicuri, efficaci e proficui per tutti.